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Cosa vedere in Sardegna

Cosa vedere in Sardegna: 650 km con il camper nel centro nord

Cosa vedere in Sardegna a bordo del tuo camper te lo suggeriamo noi, la parte settentrionale di quest’isola offre luoghi da sogno e regala emozioni indimenticabili!

Tu e il tuo camper state scalpitando per partire. I biglietti li hai fatti, le provviste sono ben stipate all’interno del tuo van, il navigatore aspetta solo le istruzioni necessarie per portarti verso l’avventura che attendi da mesi.

Se hai già deciso di visitare la Sardegna centro-settentrionale, avrai già letto un mucchio di guide e di pagine web dedicate ai siti più famosi e rinomati dell’isola. Ma cosa vedere in Sardegna? Segui il nostro itinerario! In soli 650 chilometri, questo viaggio ti porterà su spiagge da sogno, alla scoperta di borghi suggestivi e in mezzo alla natura più selvaggia.

Sei pronto? Mettiti comodo e scopri cosa vedere in Sardegna a bordo del tuo camper!

1. Spiaggia di Is Arutas

Il tuo itinerario parte dalla provincia di Oristano e più precisamente dalla spiaggia di Is Arutas. Questo arenile si estende per vari chilometri e ti stupirà per il colore e la consistenza: a differenza della maggior parte delle spiagge dell’isola, solitamente di sabbia bianca e finissima, qui troverai una distesa di “chicchi di riso” di quarzo, il cui colore spazia dal bianco, al verde, al rosa chiaro.

Cosa vedere in Sardegna | Spiaggia di Is Arutas
La spiaggia di Is Arutas, una distesa di chicchi di riso bianchi, verde e rosa

Il mare cristallino passa rapidamente dalle tonalità del verde a quelle del blu, così come il fondale, che precipita velocemente per decine di metri, raggiungendo presto profondità ragguardevoli. Ricco di vita marina, questo è il mare ideale per fare snorkeling: banchi di pesci e foreste di posidonia ti intratterranno per ore, ma anche se ami emozioni più forti, questo è lo spot che fa per te. Il vento che batte incessante su questa costa e la particolare conformazione fisica del litorale rendono questa spiaggia il paradiso dei surfisti e degli appassionati di kite surf.

Se ami le località selvagge, Is Arutas è la tua spiaggia ideale: sebbene poco sfruttato dal punto di vista turistico, il litorale conserva il suo aspetto originario, ma ti offre anche un’area camping, un piccolo chiosco e un comodo parcheggio.

E adesso, punta il cofano del tuo camper verso nord e raggiungi Bosa.

2. Bosa

Cosa vedere in Sardegna se non un caratteristico borgo? Esclusivamente concentrato su sole e spiagge, di sicuro non ci avevi pensato, ma un salto a Bosa devi proprio farlo!

Bosa borgo incantevole sul fiume Temo
Bosa, con il suo fiume Temo e le sue tipiche casette alle pendici del colle Serravalle

Questo paesino ti accoglie con i colori pastello delle sue casette abbarbicate sulle pendici del colle Serravalle, i suoi cancelli in ferro battuto e il Temo, l’unico fiume navigabile di tutta la Sardegna. Il borgo è dominato dal castello dei Malaspina che svetta alto sulle case e da qui potrai ammirare la splendida vista sulla cittadina e sentirti catapultato in pieno medioevo.

Passeggiando nei tortuosi vicoli del centro storico, avrai il privilegio di visitare le numerose botteghe artigianali del paese, dove acquistare i caratteristici gioielli in corallo e tessuti pregiati.

E già che ci sei, sappi che Bosa è famosa per la qualità del suo olio e dei suoi vini, tra cui la pregiata Malvasia. Prima di rimetterti alla guida del tuo camper, acquista un paio di bottiglie, da aprire appena raggiungerai la tua prossima destinazione: Cane Malu.

3. Cane Malu

Non farti fuorviare dal nome, qui non ci sarà nessun cane furioso ad attenderti: in compenso verrai accolto da un paesaggio lunare che, all’inizio, ti lascerà perplesso. Non ti arrendere, parcheggia il camper e percorri a piedi la breve distanza che ti separa dal mare. Il premio per tanta perseveranza sarà una piscina naturale che ti lascerà senza fiato.

Qui l’azzurro intenso dell’acqua si staglia prepotente contro il bianco accecante delle rocce, cosa che contribuisce a rendere questo luogo estremamente suggestivo. E dopo tanto camminare, cosa c’è di meglio di un tuffo in mare?

Cosa vedere in Sardegna | Cane Malu
La meravigliosa piscina naturale di Cane Malu

Fai molta attenzione, però: in caso di mare agitato, tuffarsi fra le onde della piscina non è una buona idea, visto che la furia del moto ondoso potrebbe scaraventarti sulle rocce. Ma se di onde non c’è traccia, non esitare: lo spettacolo che potrai ammirare dal centro di questa piscina naturale sarà uno dei ricordi migliori che riporterai a casa.

E quando qualcuno ti chiederà “cosa vedere in Sardegna”, sarà il primo luogo che ti verrà in mente! Torna a Bosa e intraprendi la prossima tappa.

4. Strada panoramica Bosa-Alghero

Un camperista non può dire di aver visitato la Sardegna se non ha percorso almeno una volta la strada che unisce Bosa ad Alghero, 45 chilometri che corrono lungo la costa, regalandoti ad ogni curva uno scorcio da cartolina.

Strada panoramica Bosa-Alghero
La spettacolare strada panoramica Bosa-Alghero

La provinciale 105 (che diventa la 49 a circa metà tragitto) non ha nulla da invidiare alle ben più famose arterie americane, quelle immortalate dai film, che attraversano come nastri argentati le vastità del continente statunitense.

Guidando lungo le sue curve, ti troverai sospeso fra mare e montagna, immerso nel nulla, nutrito solo dalla bellezza incontaminata e selvaggia di questo tratto di costa che, in primavera, viene invaso dal giallo intenso delle ginestre.

Proposta come patrimonio dell’umanità, in questo tratto di costa vivono e nidificano grifoni, falchi pellegrini e aquile reali: se sarai fortunato, potrai vederle lanciarsi in picchiata dalla montagna o volteggiare placide proprio sopra il tuo camper.

5. Grotte di Nettuno

Dopo le vastità dei panorami della Bosa-Alghero che ne dici di affrontare le profondità della terra? Appena superata Alghero, dirigiti verso le Grotte di Nettuno e preparati ad entrare in un paesaggio fiabesco.

Queste cavità sono fra le grotte marine più grandi d’Italia e si estendono per ben 4 chilometri. Dopo aver parcheggiato il tuo camper, per ammirare questo capolavoro della natura, dovrai discendere lungo 654 gradini, che ti permetteranno di andare a visitare la zona aperta al pubblico.

Colonne, stalattiti e stalagmiti ornano le cavità come monili e le acque salate del lago interno raggiungono i 9 metri di profondità. La spiaggetta sabbiosa che occupa parte della cavità, gli archi e le balconate che si affacciano sul percorso rendono questo luogo davvero suggestivo, soprattutto se pensi che ciò che vedi è solo una parte del complesso di grotte.

Le Grotte di Nettuno

Le meravigliose stalattiti e stalagmiti delle Grotte di Nettuno

Buona parte delle cavità naturali sono infatti accessibili solo a speleologi esperti, in grado di affrontare i pericoli e le difficoltà di una realtà tanto inusuale.

Ma adesso rimettiti alla guida, perché è ora di raggiungere la Valle della luna, nell’estremo nord della Sardegna.

6. Valle della Luna

Se domandi “cosa vedere in Sardegna” a chiunque abbia più di 50 anni, di sicuro ti sentirai rispondere “La Valle della Luna!”.

Perché? Perché tra gli anni 60 e 70, nel bel mezzo della crescita del movimento hippy, questo luogo divenne rifugio per una moltitudine di ragazzi e ragazze che ricercavano un modo più autentico di vivere, slegato dalle logiche competitive ed economiche della modernità.

Con il tempo, per alcuni di essi la Valle della Luna diventò “casa” e tutt’oggi sopravvivono piccoli gruppi di individui che qui hanno costruito abitazioni, realizzate con i soli materiali messi a disposizione da terra e mare.

Questa valle è davvero suggestiva: lasciato il camper, dovrai camminare per un po’ in mezzo alla natura, ma non temere, non ti perderai. I residenti hanno disseminato l’intera area con una suggestiva cartellonistica, che ti indicherà esattamente dove dirigerti.

Cosa vedere in Sardegna | Valle della Luna
La Valle della Luna con il suo tipico bagliore lunare

Un totem saluterà il tuo arrivo e, probabilmente, lo faranno anche gli ultimi abitanti della valle: se sarai rispettoso con il loro mondo e la natura ancora incontaminata che hanno scelto come dimora, sarai sicuramente il benvenuto.

Il nome della valle deriva dal colore delle sue rocce, che illuminate dal sole, restituiscono un abbagliante chiarore lunare: un panorama unico, ricco di calette nascoste, bagnate dalle acque di un mare cristallino, che attraversa tutte le tonalità del turchese.

Pronto per tornare nella civiltà? No? Perfetto, perché tra qualche chilometro sarai arrivato alla Maddalena e dovrai lasciare il tuo camper per qualche ora, per prendere una barca.

7. L’isola di Budelli

L’arcipelago del Parco Nazionale della Maddalena è ricco di isole e sono tutte meravigliose. Ma una volta visitata, l’isola di Budelli rimarrà per sempre nel tuo cuore.

Raggiungibile con le imbarcazioni di compagnie pubbliche e private che ne assicurano i collegamenti o tramite barca privata (in questo caso, richiedi le autorizzazioni previste per navigare nei pressi dell’isola), Budelli riuscirà ad incantarti subito, nonostante le sue dimensioni microscopiche.

Il mare che bagna le sue coste è cristallino e le sue spiagge contrastano armoniosamente con un entroterra caratterizzato dalla macchia mediterranea, ricca di colori e profumi.

Budelli è completamente disabitata, eccezion fatta per Mauro, il guardiano dell’isola, che custodisce questo gioiello da ben 30 anni, vivendo da solo su questo fazzoletto di terra immerso in un’area di valore naturalistico ineguagliabile.

La vera attrattiva turistica di quest’isola è la Spiaggia Rosa, un’incredibile arenile composto da sabbia, frammenti di coralli e di conchiglie, che gli conferiscono questo particolare tonalità. Oggi purtroppo la spiaggia è chiusa al pubblico: la mancanza di senso civico e di rispetto per l’ecosistema stava alterando per sempre il fragile equilibrio del luogo, pertanto potrai ammirare questo spettacolo della natura solo dalla tua imbarcazione.

La Spiaggia Rosa dell'Isola di Budelli
L’isola di Budelli con la su Spiaggia Rosa

Mauro è lì per far rispettare i divieti che si sono resi necessari, ma tu non lo costringerai ad intervenire, giusto?

8. Gole di Gorropu

Dopo tanto mare, un’occhiata ai monti dell’isola non vogliamo darla? E cosa vedere in Sardegna se il tuo obiettivo è arrampicarti in cima a una montagna? Il Supramonte, ovvio, e più precisamente la Gola di Gorropu, uno dei canyon più affascinanti di tutta Europa.

Questa gola lunga 22 chilometri è stata scavata nei millenni dalla forza impetuosa del Rio Flumineddu e prima di avventurartici dentro, dal passo di Genna Silana, a circa 1000 metri sul livello del mare, potrai ammirare il panorama mozzafiato che abbraccia il territorio più selvaggio ed aspro di tutta la Sardegna.

Gole di Gorropu
Le Gole di Gorropu

L’area è caratterizzata da gole profonde e pareti a falesia, circondate da lecceti, ginepro e dalla tipica macchia mediterranea, tra cui spicca per il suo inconfondibile colore la ginestra, che occhieggia ovunque tra massi e speroni rocciosi. Tombe dei Giganti, villaggi nuragici e torri semi-diroccate completano il paesaggio, facendolo sembrare sospeso nel tempo.

La tua visita alla Gola di Gorropu inizia dalla casa cantoniera, dove lascerai il camper nel parcheggio e ti avvierai a piedi verso l’ingresso, pronto per affrontare i 650 metri di dislivello da qui al greto del fiume. La durata dell’escursione  dipende da te e da quale percorso sceglierai. Se ti è possibile, affidati a una guida locale: loro conoscono questi luoghi alla perfezione e sapranno indicarti quale itinerario fa per te, in base alle tue capacità e ai chilometri che vorrai percorrere.

Quando avrai finito di salire e scendere per il canyon, rimettiti alla guida e dirigiti ad Orgosolo: una meritata cena ti aspetta.

9. Orgosolo

Orgosolo non poteva sicuramente mancare nella lista di cosa vedere in Sardegna. Visitare Orgosolo significa, sopratutto, fare un viaggio nella sua storia. Centro di rivolte popolari e dissenso politico, le vicende travagliate di questo paese nel cuore della Barbagia sono raccontate dai murales, che adornano antiche case e edifici di nuova costruzione.

Assurto alle cronache per le tragiche vicende legate al banditismo, il paese è oggi un vero e proprio museo a cielo aperto: centinaia di artisti, anche internazionali, hanno contribuito a raccontare la sua storia attraverso più di 500 murales, colorati e suggestivi.

Cosa vedere in Sardegna | Orgosolo murales
Un tipico murales di Orgosolo

Il centro abitato sorge a 600 metri sul livello del mare e si affaccia sulla vallata attraversata dal fiume Cedrino, dominata dalla presenza maestosa del massiccio del Gennargentu: un ambiente e una natura ancora incontaminata e selvaggia, habitat perfetto per aquile reali, mufloni e cinghiali, che qui si riproducono in tutta sicurezza.

Un borgo tagliato fuori dai normali itinerari turistici sardi, caratterizzati da spiagge e mare, che però merita davvero una visita: un’occasione unica per entrare nel vivo della storia di questa terra aspra e di questa gente chiusa ed orgogliosa che, al contrario di quanto ci si aspetterebbe, sa regalare momenti di accoglienza e ospitalità fuori dal comune.

Vita quotidiana ad Orgosolo
Orgosolo con la sua vita quotidiana

Il tuo itinerario nella Sardegna del centro nord sta per terminare. Ma prima di lasciare l’isola, dirigi il tuo camper verso la costa, per visitare un ultimo luogo da sogno.

10. Penisola del Sinis

Attraversa tutto l’entroterra e guida fino alla costa occidentale, raggiungi la penisola del Sinis e rimani pure a bocca aperta.

Questo lembo di terra fa parte di un’area protetta che gli consente di offrirti una vasta gamma di paesaggi terrestri, marini e lacustri pressoché incontaminati. Qui nidificano volatili, tartarughe e crostacei, mentre negli stagni di Cabras si riproducono i magnifici fenicotteri rosa.

Penisola del Sinis
La penisola del Sinis con il gioiello della spiaggia di Sa Mesa Longa

Le spiagge e il mare della penisola sono fra i più belli della Sardegna e se ami fare snorkeling o immergerti con le bombole non rimarrai deluso: oltre alle foreste di posidonie, banchi di pesci colorati e ogni genere di creatura marina, qui avrai il raro privilegio di poter visitare relitti di ogni tipo ed epoca. Navi romane, galeoni spagnoli e navi del più recente ventesimo secolo affollano i fondali di questa penisola, diventando parte integrante dell’offerta turistica dell’area.

Prima di lasciare la penisola, fai un salto a Tharros, l’antico insediamenti nuragico risalente all’VIII secolo a.C. Parte dei reperti più importanti sono finiti al British Museum di Londra e ai musei di  Cabras e Cagliari, ma l’insieme di templi, strade lastricate e colonne ancora in piedi sono sufficienti a restituire l’idea di un passato lontano e glorioso.

Tharros
Il sito archeologico di Tharros, un luogo spettacolare tra storia e mare cristallino

Il tuo itinerario nella Sardegna centro-settentrionale finisce qui: hai percorso circa 650 chilometri, visitato spiagge incontaminate e impervie montagne, ti sei calato nelle viscere della terra e esplorato millenni di storia. Adesso sei pronto per tornare a acasa. E quando ti chiederanno “cosa vedere in Sardegna”, adesso saprai cosa rispondere.

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