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Trekking Sardegna

Trekking Sardegna: 14 tra i più suggestivi sentieri sardi

Trekking Sardegna che passione! Ecco alcune proposte per scoprire i sentieri più affascinanti dell’isola, alla guida del tuo camper.

Fare trekking in Sardegna è come fare un brindisi con la natura primordiale. Nonostante il frenetico sviluppo del turismo, infatti, la Sardegna gode ancora di panorami selvaggi e incontaminati dove solo il vento, il sole, il mare e le cime impervie delle montagne dettano legge.

La Sardegna è conosciuta in tutto il mondo per le sue località marittime esclusive, per il lusso dei suoi locali e l’eleganza degli yacht che affollano le banchine di porto Cervo. Eppure, l’isola sarda è molto, molto di più.

Questa regione nasconde il suo lato più affascinante agli sguardi indiscreti, come uno scrigno protegge il suo gioiello più prezioso. Fare trekking in Sardegna, quindi, è l’unico vero modo per conoscerla intimamente, per godere dei suoi paesaggi più integri e dei suoi tramonti più emozionanti.

Paesaggi sardi inediti e mozzafiato

Camminare lungo i suoi sentieri non solo contribuirà a rilassarti, facendoti apparire lontane e banali le preoccupazioni di tutti i giorni, ma ti arricchirà passo dopo passo, regalandoti l’imperdibile occasione di conoscere più da vicino la storia, la cultura e l’impareggiabile ricchezza naturalistica di quest’isola.

Considerata l’estensione della regione e l’attenzione alla tutela ambientale promossa dalla sua amministrazione, è molto difficile stilare una lista completa di tutti i trekking da fare in Sardegna, anche perché, ad essere onesti, andrebbero fatti tutti, ma dove trovare il tempo?

Forse tutti tutti no, ma affittando un camper e proseguendo lungo un itinerario ben studiato, potresti però fare trekking su alcuni dei più bei sentieri della Sardegna, passando da una vetta impervia ad una caletta bagnata da un mare da cartolina.

Facciamo così: noi ti proponiamo un tour fra i migliori sentieri in Sardegna, tu pensaci. Potresti organizzare una lunga vacanza in camper nell’isola ed affrontare tutti i trekking indicati dal tour. O farne solo la metà e regalarti un’altra scusa per tornare. O ancora, spezzettare l’itinerario in brevi viaggi e intraprendere un trekking alla volta.

Fai tu. Ma adesso partiamo per il lungo viaggio virtuale alla volta dei migliori sentieri su cui fare trekking in Sardegna, viaggiando a bordo di un camper!

Trekking Sardegna: un itinerario intorno all’isola

Il nostro tour parte da Cagliari e ti porterà a circumnavigare la Sardegna, alla ricerca dei suoi sentieri trekking più suggestivi e interessanti, sia dal punto di vista ambientalistico, che storico-culturale.

Trekking Sardegna
Fare trekking in Sardegna con il camper, per non avere alcun limite

Viaggiando in camper, non ti servirà molto, avrai con te già tutto quello che è necessario. Ricordati, però, di non rimanere senza benzina, tieni presente che in alcune aree sarà assente la linea telefonica e non fare l’eroe: alcuni percorsi presentano difficoltà notevoli, quindi valuta sempre le tue capacità e la tua resistenza fisica, prima di avventurarti in mezzo alla natura selvaggia. Assicurati di conoscere ed aver ben compreso le norme di comportamento!

Pronto per l’avventura?

Il Cammino di Santa Barbara

Questo trekking parte nel territorio di Iglesias e corre dal livello del mare ai 900 metri di altezza dei Marganai. Il percorso segue gli antichi sentieri minerari dell’area, gli stessi che, fino a circa 25 anni fa, i minatori utilizzavano per andare a lavorare e per trasportare piombo, argento, zinco e carbone, appena estratti dalle miniere.

Dedicato alla santa protettrice dei minatori, il Cammino di Santa Barbara è un sentiero che si snoda in senso circolare, attraversando vecchie miniere, scogliere, boschi e villaggi fantasma. Gran parte del percorso si volge su stradine sterrate e mulattiere, a volte anche un po’ scoscese, ma prendendolo con calma e senza correre, è un sentiero trekking adatto a tutti: circa 100 km tra natura e patrimonio culturale, per conoscere un mondo superato dalla modernità, ma pur sempre parte della nostra storia. Però adesso rimettiti alla guida: in un’ora circa raggiungerai la tua seconda tappa.

Cascate di Muru Mannu e Piscina Irgas

La Sardegna presenta un paesaggio brullo e spoglio solo a chi non la conosce bene ed arrivando qui capirai il perché. Sui Monti Mannu, infatti, troverai un tripudio di laghi, torrenti e cascate, circondate da lecci ed eucalipti, che formano boschi fiabeschi in cui sarà un piacere passeggiare senza meta.

La pendenza dei sentieri che percorrono l’area è piacevole e adatta a tutti gli escursionisti, così come i guadi che dovrai affrontare per attraversare i due torrenti che formano le cascate di Muru Mannu.

Per raggiungere Piscina Irgas, dovrai invece camminare ancora un po’ e superare un piccolo ponte in metallo. Dall’alto della gola che si affaccia sul Rio Oridda, scatta qualche foto al panorama mozzafiato e poi ridiscendi verso la valle, in cui rimarrai a bocca aperta davanti al maestoso spettacolo del torrente che, precipitando per circa 40 metri, crea giochi di luce davvero suggestivi, prima di dar vita a questa piscina naturale.

Trekking Sardegna

Il profumo delle ginestre e i colori della macchia mediterranea saranno tutto intorno a te: fermati, rinfrescati con le acque di questo laghetto e inebriati della quiete offerta dalla natura, prima di ripartire per il tuo viaggio tra i migliori sentieri trekking in Sardegna.

Monte Arci

“Monte di pietra, di verde, di acqua, nato dal fuoco di milioni di anni, che affida a suggestivi monumenti naturali il ricordo delle sue origini”. Questa è una descrizione poetica del Monte Arci, ma è quella che più gli rende giustizia.

Con questo percorso trekking in Sardegna, camminerai letteralmente attraverso i secoli e la storia: incontrerai grotte naturali, scolpite dalla Terra in milioni di anni, scoprirai leggende e misteri legati alla cultura degli abitanti del luogo, rimarrai a bocca aperta davanti ai lentischi secolari e impietrito davanti al superbo panorama offerto dalla falesia Su Columbariu, alta fino a 100 metri.

Trekking Sardegna
Sosta in camper a Monte Arci

E prima di partire alla volta della 4° tappa, fai un viaggio nella storia, attraversando i giacimenti di ossidiana da cui, nel neolitico, i nostri antenati ricavavano il materiale per armi e utensili. Tra tutti i trekking in Sardegna, questo è uno decisamente uno dei più suggestivi e affascinanti.

Falesie del Sinis

Dopo aver guidato per una settantina di chilometri, eccoti di nuovo sulla costa, e più precisamente nella splendida penisola del Sinis. Spiagge e falesie dominano incontrastate il panorama, mentre le onde del mare, con il loro fruscio, contribuiscono a sottolineare il silenzio e gli spazi in cui camminerai per circa 3 ore.

Questo trekking inizia nei pressi di S’Arena Scoada e termina a Is Aruttas, passando per Punta de S’Incodina, Roia de su Cantaru e Capo Sa Sturaggia. Il percorso è molto semplice e non dovrai far altro che guardarti intorno, mentre scatterai decine di foto alle curiose e suggestive capanne di falasco, ammirevole testimonianza di come l’uomo, quando vuole, possa plasmare il mondo rispettando la natura.

Sa Arena Scoada e le sue falesie

Cammina spedito e arriva pure fino a Is Aruttas, una delle tante spiagge di quarzo dell’area, ma senza dubbio la più bella. Bagnata da acque cristalline e sorvolata da gabbiani e uccelli che risiedono nel vicino stagno di Cabras, questa spiaggia sarà uno di quei luoghi in cui lascerai il cuore, prima di ripartire per la tua prossima tappa.

Escala del Cabriol e Grotte di Nettuno

Tra tutti i trekking da fare in Sardegna, questo è il meno ortodosso, ma è pur sempre una camminata da non perderti. Questa volta passeggerai nelle viscere della terra, ma per rendere la cosa più avventurosa, parti dalla Escala del Cabriol.

Nessuno sa esattamente di quanti gradini sia composta questa scala, ma è certo che siano più di 600. Realizzata nel 1954 per arrivare fino alle grotte di Nettuno, questa scalinata ti affascinerà per la sua inusuale fattezza: è interamente scavata nella roccia a picco sul mare e ti permetterà di raggiungere le grotte, passando dall’azzurro del cielo al cupo marrone delle cavità della terra.

Una volta arrivato in fondo, sarai pronto a entrare in mondo fiabesco. Questo regno incantato è costituito da stalattiti e stalagmiti, che adornano come gioielli le vaste caverne, nelle quali ti colpirà il silenzio assordante che le pervade. Da qui ti sarà facile dimenticare la frenesia del mondo sovrastante e lasciarti cullare dal ritmo delle gocce, che nel corso dei secoli hanno contribuito alla creazione di questo paesaggio irreale.

E adesso prendi fiato, risali i 600 gradini e rimonta a bordo del tuo camper, perché devi raggiungere Osilo, per un fantastico trekking nella Sardegna del nord.

I sentieri di Sassari

Il trekking lungo la Valle di Logulentu ti porterà a percorrere un lungo anello circolare, che toccherà Osilo, Sorso e Sennori. Qui l’amministrazione locale ha realizzato una poderosa opera di recupero di strade e sentieri, permettendoti di passeggiare in tutta sicurezza attraverso i boschi di leccio e la profumata macchia mediterranea.

Il sentiero attraverserà più volte il Rio Barca e ti porterà alla scoperta degli antichi mulini ad acqua, alcuni conservati in modo davvero pregevole. Aree di interesse archeologico, imponenti ponti ferroviari e antiche vasche scavate nella roccia saranno i soggetti delle tue fotografie, mentre non farai fatica ad immaginare questi sentieri pieni dei carri che, in un passato nemmeno troppo lontano, arrancavano fra sassi e sterpaglie per raggiungere i mulini della zona.

Adesso rimonta sul camper: dovrai percorrere il centinaio di chilometri che ti separano da uno dei più bei percorsi di trekking della Sardegna.

Valle della Luna di Aggius

Da non confondere con la più celebre Valle della Luna, meta del turismo fricchettone degli anni 70,  questo luogo va percorso in silenzio, godendo dei suoi colori e dei profumi della macchia mediterranea che aleggiano nel vento.

La Valle della Luna di Aggius è anche conosciuta come la Piana dei Grandi sassi, e non a caso! L’intera valle sembra uscita da un film ambientato su un altro pianeta: enormi formazioni di granito dalle forme antropomorfe, infatti, punteggiano il paesaggio scavato da milioni d’anni di lavorio incessante di vento e pioggia, creando un panorama degno di Marte.

Un trekking in Sardegna non può dirsi tale senza incontrare un nuraghe e, infatti, non rimarrai deluso: poco dopo il Belvedere ti imbatterai nel Nuraghe Izzana, il più grande di tutta l’isola, che non mancherà di donare al paesaggio un tocco di  mistero e suggestione. Complice un’atmosfera senza tempo e la magnificenza della natura, non vorresti più andar via, ma è tempo di risalire sul camper e dirigerti verso un’altra, strepitosa testimonianza del passato.

Villaggio Tiscali

Sgombriamo il campo da equivoci: questo non è proprio uno dei trekking in Sardegna adatto a tutti. I sentieri si snodano in un ambiente particolarmente selvaggio e il supramontano è una zona che non fa sconti a nessuno. Prima di inoltrarti in quest’area, valuta obiettivamente le tue capacità e non dimenticare che, ogni anno, i soccorsi devono intervenire per tirare fuori dai guai qualche escursionista sprovveduto.

Detto ciò, il percorso ti impegnerà per circa 3 ore, fra andata e ritorno, a patto che tu non debba fare avanti e indietro: i sentieri sono pieni di diramazioni e non vi sono indicazioni chiare, quindi cerca di non perderti. Il Villaggio di Tiscali risale al Nuragico, ma i sistemi di raccolta dell’acqua fanno pensare che possa essere stato abitato fino all’Alto Medioevo e che i suoi abitanti potessero resistere per mesi alle scorribande degli invasori romani.

Se non vedi l’ora di metterti alla prova e sei disposto a salire e scendere per canaloni franosi e arrampicarti su rocce dissestate, questo è il trekking in Sardegna che fa per te. E se queste sono le emozioni che ami, sappi che a pochi km da qui potrai avventurarti nel “Gran Canyon” sardo.

Gola di Gorropu

Nel bel mezzo del Supramonte, nei territori della Barbagia e dell’Ogliastra, ecco un vero e proprio patrimonio naturalistico, che si erge in tutta la sua maestosità: la Gola di Gorropu, una profonda fenditura tra i Monti di Orgosolo e gli Urzulei, spacca la terra a metà, creando un canyon strepitoso con un dislivello di 500 metri.

Lunga circa un chilometro e mezzo, la Gola di Gorropu ti assicura paesaggi mozzafiato e sentieri pensati per soddisfare le esigenze di tutti, escursionisti della domenica ed esperti scalatori. E non avrai difficoltà a capire quale percorso faccia al tuo caso: i tracciati verdi corrono lungo comodi sentieri, adatti anche ai bambini, quelli gialli sono consigliati a chi ha voglia di affrontare percorsi impervi, mentre per  quelli rossi, davvero molto impegnativi, è necessario essere dotati di imbragature e attrezzature specifiche, nonché di guide esperte, che aiutino nella ricerca dei passaggi più accessibili.

Il Canyon di Gorroppu

Qui l’ambiente è davvero selvaggio e non vale la pena sfidarlo: prima di avventurarti nel canyon, assicurati sempre che le condizioni meteo siano favorevoli ed evita i mesi invernali. Ma durante l’estate, questo trekking in Sardegna ti permetterà di trovarti a tu per tu con cinghiali, mufloni e ghiri, mentre quando alzerai lo sguardo per ammirare lo spicchio di cielo concesso dalle alte pareti rocciose, non sarà difficile veder volteggiare aquile reali e falchi.

Prima di lasciare il Supramonte, hai voglia di metterti alla prova con qualcosa di davvero impegnativo? Percorri in camper i prossimi 100 km e gettati a capofitto nella più grande avventura della tua vita!

Grande Traversata del Supramonte

Parliamoci chiaro, questa non è una semplice escursione, ma un trekking vero e proprio, che ti porterà su sentieri deserti, in mezzo a paesaggi selvaggi e incontaminati. L’intero percorso è lungo 50 km, quindi prevede anche alcuni pernottamenti in mezzo alla natura, motivo per il quale dovrai attrezzarti per poter mangiare. Per quanto riguarda l’acqua, invece, niente paura: i rifornimenti sono efficacemente assicurati dalle numerose sorgenti d’acqua, che incontrerai lungo la strada.

L’intero tracciato, percorribile in 4-5 giorni, percorre i sentieri che vanno da Arcu Correboi alla Fonte di Su Gologone, attraversando tutto il massiccio del Supramonte, da sud a nord. Cosa vedrai? Di tutto! Attraverserai foreste e fiumi, incontrerai Nuraghi e rifugi di pastori, ti imbatterai in cervi e mufloni e potrai far correre lo sguardo sulla sontuosità della natura che ti circonda, respirando aria pura e godendo della compagnia dei tuoi compagni di avventura.

Trekking Sardegna

Una raccomandazione: se decidi di percorrere questo percorso trekking in autonomia, senza l’ausilio di una guida, munisciti di cartina e presta molta attenzione ai sentieri, dal momento che non sono segnalati e può essere molto facile perdersi. E se non ne hai abbastanza di camminare fra le montagne, programma un’altra escursione sul Gennargentu, a soli 40 km da qui.

Punta la Marmora

Tra tutti i percorsi trekking in Sardegna, potevi tralasciare la montagna più alta dell’isola? Impossibile!

Dai suoi 1.834 metri di altezza sul livello del mare, Punta La Marmora ti sorprenderà: una volta in cima, non dovrai far altro che girare su te stesso di 360° e ammirare l’isola che si estende ai tuoi piedi. Individuerai distintamente il Monte Armidda, il lago dell’alto Flumendosa nell’Ogliastra, il Monte Arci, sul quale hai già camminato, e il Montiferru nell’Oristanese, le montagne del Nuorese e gli altopiani del Supramonte, dai quali sei appena ridisceso. Un panorama unico, che ben vale le 5 ore che impiegherai per raggiungere la vetta.

Capre, suini, mufloni e cavalli selvatici saranno i tuoi soli compagni di avventura, mentre ti sentirai severamente osservato dalle aquile reali, che volteggiano proprio sopra di te. Un’avventura ai confini del mondo, che devi assolutamente inserire fra i tuoi trekking in Sardegna. Ma adesso basta montagne, pronto a una passeggiata fronte mare?

Selvaggio Blu

Dopo un paio d’ore alla guida del tuo camper, eccoti sulla costa, davanti al blu di uno dei mari più belli del mondo. Ma che ne diresti di immergerti nel Selvaggio Blu? No, niente bagni in mare per te, ma uno dei trekking più difficoltosi della Sardegna. Diciamolo pure, non è per tutti: i sentieri sono praticamente inesistenti e bisogna cercarli con cura, si dorme all’aperto e si cammina per 7-8 ore al giorno. E come se non bastasse, in alcuni punti è necessario affidarsi alle corde e affrontare passaggi di arrampicata, che possono arrivare fino al 4° grado di difficoltà.

L’intero circuito, che si snoda nel Golfo di Orosei, mette in comunicazione il Supramonte con la costa: il sentiero parte, infatti, da Pedra Longa e raggiunge Cala Sisine, dove potrai finalmente sdraiarti sulla soffice sabbia e goderti il meritato riposo.

Trekking Sardegna

Ma se pensi di non potercela fare ad affrontare questi 40 km, da percorrere in 5-7 giorni, puoi anche tralasciare la parte più impegnativa e goderti solo i tratti più semplici. Qualunque sia la tua scelta, sappi che percorrerai un percorso unico nel suo genere, selvaggio e suggestivo, fra antiche mulattiere, macchia mediterranea, falesie a picco sul mare e panorami mozzafiato. Una vera avventura per fuggire, almeno per qualche giorno, dalla realtà.

Ma adesso torna un attimo in montagna ed affronta il trekking del Parco Regionale dei Sette Fratelli.

Monte dei 7 fratelli

Dopo aver guidato il tuo camper per un centinaio di km, eccoti arrivato in uno dei parchi regionali della Sardegna, dove potrai fare un trekking facile ed accessibile a tutti. Il massiccio sul quale stai per inerpicarti prende il nome dalle 7 cime che lo compongono, tra le quali svettano Casteddu de Su Dinai e punta Sa Ceraxa, di ben 1016 meri di altezza sul livello del mare.

Camminerai in un vero e proprio paradiso naturalistico, fra boschi e ruscelli, gole scavate nella terra e una macchia mediterranea incontaminata come in pochi altri luoghi: qui, infatti, corbezzoli, mirto e ginepri impreziosiscono ovunque il panorama, dal quale potrai veder spuntare qualche cervo, timido e curioso allo stesso tempo.

L’escursione non presenta difficoltà tecniche particolari e i sentieri sono tutti ben indicati, ma tieni in debito conto che è pur sempre un percorso che ti impegnerà per almeno 5 ore. Ma adesso rimettiti al volante del tuo camper e dirigiti verso l’estremo sud per l’ultimo trekking in Sardegna, prima di lasciare l’isola.

Villasimius

Che ne dici di un trekking fra spiagge e foreste? A Villasimius sono molti i sentieri che ti permettono di inoltrarti nella sua magica natura, ma quello maggiormente gettonato è il percorso che collega Punta Ceraxia a Monte Arbu.

I sentieri sono ben indicati e leggermente scoscesi, ma i panorami che offrono ti ripagheranno totalmente della fatica che farai per percorrerli. Oltre a scorci spettacolari, incontrerai anche qualche area archeologica suggestiva e interessante, mentre camminerai tra lecci, ginepri, querce da sughero, inebriato dal profumo del mirto.

Trekking Sardegna

Il percorso è adatto a tutti, ma considera che ci vorranno almeno 5 ore per percorrerlo interamente, quindi intraprendilo solo se sei ben allenato. Ma dovresti esserlo, dopo aver affrontato tutti i trekking in Sardegna che ti abbiamo proposto!

Che ne dici, sei soddisfatto? Il cerchio si è chiuso e sei di nuovo nei pressi di Cagliari. Se non ti è bastato, sappi che per fare trekking in Sardegna le occasioni non mancano mai e che l’isola offre molto di più. Quindi, appena sarai pronto, rimettiti alla guida del tuo camper, indossa nuovamente gli scarponcino da montagna e riparti verso nuove avventure!

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